Salmi 43:27

Capitolo 43

Davide cerca di calmare il suo spirito, con la speranza e la fiducia in Dio

Versetti 1-5

Per quanto riguarda la lite che Dio ebbe con Davide per il peccato, egli prega: "Non entrare in giudizio con me, se lo farai sarò condannato"; ma per quanto riguarda la lite che i suoi nemici ebbero con lui, egli prega: "Signore, giudicami e, nella tua provvidenza, compari a mio favore". Se non possiamo confortarci in Dio, possiamo appoggiarci a lui e avere dei sostegni spirituali, quando vogliamo avere dei piaceri spirituali. Egli non ha mai abbandonato nessuno di coloro che confidavano in lui, per quanto potessero temere per il proprio stato. Non dobbiamo desiderare altro per essere felici che il bene che deriva dal favore di Dio e che è incluso nella sua promessa. Coloro che Dio conduce, li conduce alla sua santa collina; pertanto, coloro che fingono di essere guidati dallo Spirito, eppure voltano le spalle all'ordine, si ingannano. Dobbiamo ancora pregare affinché lo Spirito di luce e di verità, che sopperisce alla mancanza della presenza corporea di Cristo, ci guidi sulla via del cielo. Qualsiasi cosa di cui ci rallegriamo o in cui trionfiamo, il Signore deve esserne la gioia. Davide si rivolge a Dio come a una speranza inesausta. Preghiamo ardentemente affinché il Signore mandi la verità della sua parola e la luce del suo Spirito per guidarci sulla via della santità, della pace e della salvezza. Il desiderio del cristiano, come quello del profeta in difficoltà, è di essere salvato dal peccato e dal dolore; di essere istruito sulla via della giustizia dalla luce della sapienza celeste, che risplende in Gesù Cristo, e di essere condotto da questa luce e verità alla Nuova Gerusalemme.

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